Binario 21 – per non dimenticare
Dopo Auschwitz, Birkenau , Dachau, Mauthausen, pensavo di aver completato le mie visite ai luoghi dell’orrore nazifascista, ma gli amici di Lodi Vecchio, con la visita di ieri, mi hanno fatto conoscere un luogo più vicino a noi, ma altrettanto coinvolgente: il “Binario 21”, oggi chiamato il “Memoriale della Shoah”, da dove partivano, carichi di esseri umani, i treni destinati ai campi di sterminio nazisti.
Così dovevano apparire i ai bambini, alle donne e agli uomini , nel buio delle prime ore del mattino, i vagoni bestiame dove sarebbero stati stipati, dai 60 ai 100 per vagone con destinazione ignota, verso la morte.
Almeno venti treni sono partiti da questo binario, originariamente destinato al trasporto di merci. Di questi, almeno dodici erano destinati ai soli ebrei, mentre gli altri erano misti, comprendevano cioè ebrei, oppositori del regime, partigiani.
Il viaggio durava dai cinque ai sette giorni e molti lasciavano la loro vita durante il viaggio.
Questi treni sono partiti dal dicembre 1943 al gennaio 1945 fra l’indifferenza dei più. Ecco perché entrando nel memoriale, si legge questa scritta atroce : “INDIFFERENZA”. La stessa che ha chiuso occhi e orecchi anche ai polacchi che abitavano nei pressi di Auschwitz , agli austriaci vicino a Mauthausen , ai tedeschi di Dachau.
All’interno del memoriale il “Muro dei nomi” riporta i nomi dei primi 750 ebrei deportati . Tutti i nomi lampeggiano uno alla volta a grandi caratteri , come per tenere sempre viva la loro memoria. I pochi, pochissimi nomi in rosso sono quelli di chi è ritornato.
Consiglio a tutti questa visita, un incontro con una realtà che non può essere nascosta dalla negazione o ignorata dall’indifferenza.
Per chi volesse maggiori informazioni: http://www.memorialeshoah.it/home-page/
3 commenti
Lorenzo
Hai ragione. L’indifferenza è stata la prima alleata degli assassini nazifascisti che hanno voluto e attuato questo orrore. Una visita al binario 21 aiuta a capire.
alba
Sono importanti queste iniziative per ricordare e capire. Alba
Maurizio
Ancora di più oggi che qualcuno tenta di negare o coprire.